La Carta europea della formazione nel settore agricolo va considerata una guida per incentivare la formazione in agricoltura nell’ambito di una nuova Europa. In tal modo si vuole creare un supporto efficace all’orientamento nel campo dell’istruzione dell’Unione Europea. La Carta è stata concepita da EUROPEA International, la rete europea della formazione nel settore agricolo, al fine di realizzare una base comune per garantire una formazione al passo coi tempi. EUROPEA International è un’associazione che riunisce 15 associazioni nazionali e alla quale, a livello europeo, aderiscono 600 istituti di formazione del settore. La Carta costituisce, inoltre, un valido punto di partenza per strutturare concetti specifici di formazione a livello regionale. Formazione quale fattore di successo nel futuro Una formazione moderna nel settore agricolo non garantisce solamente un futuro agli operatori del settore primario, ma è anche una garanzia per l’esistenza di aree rurali vitali e abitabili. Le reti per la formazione nel settore agricolo si basano dunque sui quattro concetti fondamentali rappresentati dall’istruzione, dalla formazione permanente, dall’educazione degli adulti e dalla consulenza delle aziende rurali. Essendo l’esigenza di formazione sempre più sentita, questa rete si pone l’obiettivo di sviluppare un’ampia offerta per garantire l’istruzione e la formazione lungo tutto l’arco della vita. Gli istituti per la formazione nel settore agricolo devono rispondere ai seguenti requisiti nell’ambito della rete: essi devono garantire una formazione iniziale e favorire nei giovani le capacità e la volontà di formarsi permanentemente; devono impegnarsi particolarmente, oltre che nell’insegnamento di dati e fatti, nello sviluppo delle abilità, del “team-work” e in uno sviluppo adeguato della personalità. Per raggiungere tali obiettivi è necessario rendere gli istituti preposti alla formazione fruibili agli abitanti delle aree rurali ed ampliare decisivamente l’offerta di servizi nel settore della formazione. Un presupposto essenziale a tale fine è una cooperazione adeguatamente coordinata da parte di tutti gli attori della formazione delle aree rurali. In tal caso il ruolo delle nuove tecnologie delle comunicazioni sarà fondamentale, poiché, grazie ad esse, è possibile superare grandi distanze e collegare le regioni periferiche con le aree centrali. I progetti di formazione del futuro saranno dunque sempre più efficaci mettendo in rete in maniera ottimale le singole piattaforme. Grazie a queste nuove possibilità di trasmissione dei contenuti, la formazione europea nel settore agricolo potrà affermarsi anche in un mondo sempre più globalizzato.

Carta della formazione europea nel settore agricolo

I. Introduzione

Il futuro della formazione europea nel settore agricolo si orienta secondo la politica europea per l’agricoltura e le aree rurali. La formazione nel settore agricolo europeo mira dunque al raggiungimento dei seguenti obiettivi: – 1. Garantire l’approvvigionamento nel settore alimentare L’agricoltura ha il compito di offrire alimenti di alta qualità, prodotti in modo compatibile con l’ambiente e nel rispetto delle specie animali. Per far fronte al costante aumento della popolazione mondiale, si rende necessario, inoltre, un incremento notevole della produzione dei generi alimentari. – 2. Diversificazione Oltre all’approvvigionamento per il settore alimentare, l’agricoltura ha il compito di ridisegnare le aree rurali, di tutelare le risorse naturali e gli spazi vivi, nonché di fornire anche vari servizi all’interno dei singoli comuni e nel settore ricreativo. L’agricoltura e la selvicoltura sono indispensabili per un’economia circolare sostenibile che dall’approvvigionamento (ad. es. di energia) arrivi fino allo smaltimento (compostaggio, ad es.). – 3. Agricoltura e aree rurali Lo sviluppo dell’agricoltura e quello delle aree rurali sono vincolate. – 4. Importanza della gestione delle aree rurali Nonostante la decrescente partecipazione all’abbondante prodotto nazionale, l’agricoltura sta guadagnando importanza sociale attraverso la multifunzionalità. – 5. Sviluppo olistico Gli sviluppi del settore economico, ecologico e sociale sono collegati. Gli sviluppi unilaterali sono instabili, mentre lo sviluppo olistico risulta sostenibile. – 6. Strutture in rete Le cooperazioni rafforzano non solo l’intera struttura ma anche le singole parti da cui questa è formata. Ciò vale sia per l’agricoltura (a partire dalla produzione fino alla lavorazione e alla distribuzione) che per la totalità delle aree rurali. – 7. Presupposti per uno sviluppo efficace I programmi di sviluppo hanno successo se la popolazione li accetta. Concetti come identità, partecipazione, fiducia in se stessi, consapevolezza dei punti di forza e delle opportunità, motivazione ed altri fattori sono fondamentali ai fini di uno sviluppo regionale efficace. – 8. Decentralizzazione Uno sviluppo molteplice ed una rete strutturata in maniera decentrata creano nuovi posti di lavoro, favoriscono i centri abitati e migliorano la qualità di vita nelle aree rurali. – 9. Gestione delle aree rurali Una valutazione che guardi esclusivamente all’efficienza in termini di economia aziendale non può soddisfare le esigenze di multifunzionalità della gestione delle aree rurali. Per realizzare con successo un programma di gestione rurale multifunzionale, è necessario considerare dunque anche criteri legati all’economia nazionale. Il ruolo fondamentale della formazione A causa dei continui cambiamenti delle molteplici esigenze e, di conseguenza, delle normative, la formazione sta acquisendo un ruolo prioritario per far fronte alla concorrenza mondiale. Una formazione moderna nel settore agricolo garantisce un futuro agli operatori del settore primario ed è anche una garanzia per l’esistenza di aree rurali vitale e abitabili.

II. Funzioni degli Istituti Europei di formazione nel settore agricolo

1. Formazione professionale e tecnica Gli istituti europei di formazione nel settore agricolo offrono una formazione a tutti i giovani che desiderino impiegarsi nel settore primario. Si tratta di centri di apprendimento aperti dove lo scambio del sapere è facilitato da insegnanti specializzati nel settore agrario. Oltre ad offrire un’istruzione professionale, le scuole mirano a sviluppare le competenze chiave degli studenti (flessibilità, capacità di adattamento, spirito imprenditoriale, competenze sociali e comunicative, ecc.). Esse, inoltre, sviluppano nel discente la consapevolezza delle proprie responsabilità verso l’ambiente locale e globale e contribuiscono all’evoluzione di un pensiero globale grazie ad attività di scambio transnazionali, alla cooperazione internazionale e alla possibilità di partecipare ad un periodo di apprendistato. Gli allievi degli istituti europei di formazione nel settore agricolo apprendono attraverso una combinazione di teoria e pratica, sia all’interno della scuola sia in azienda. Essi imparano a gestire un’azienda agricola in maniera sostenibile, dunque in modo efficiente sul piano economico ma nel pieno rispetto delle esigenze della natura. 2. Funzioni supplementari Gli istituti europei di formazione nel settore agricolo sono, inoltre, centri aperti all’intera comunità che esercitano, a prescindere dalla formazione professionale, le seguenti funzioni supplementari: 2.1 Sperimentazione e innovazione Ricerca e sviluppo. 2.2 Servizi Centri di istruzione e di risorse (ad es. biblioteche, tecnologie dell’informazione, alloggi); analisi di laboratorio; consulenza, ecc. 2.3 Formazione permanente Educazione degli adulti a tutti i livelli; formazione specifica in un’ampia varietà di settori. 2.4 Sviluppo rurale Manifestazioni culturali, consulenza dei consumatori, formazione ambientale (ad es. per classi scolastiche), ecc. Gli istituti europei di formazione nel settore agricolo cooperano intensamente con altre istituzioni (ad es. con le autorità, gli enti locali, le associazioni di categoria, i datori di lavoro, i dipendenti, gli istituti di ricerca, le scuole e le università a livello locale, regionale, nazionale ed internazionale).

III. Requisiti degli Istituti Europei di formazione nel settore agricolo

1. Mobilità 1.1 Mobilità degli allievi, degli insegnanti e degli istruttori Una preparazione adeguata richiede mobilità. Si mira dunque ad una mobilità dei discenti a livello europeo, ma va intensificato anche lo scambio di insegnanti ed istruttori. 1.2 Reti scolastiche nazionali ed internazionali E’ impossibile che ogni istituto di formazione preveda una gamma completa di offerte. Per questo è necessario cooperare con altre scuole, in maniera tale che le offerte si integrino a vicenda. L’obiettivo è quello di garantire la formazione di base nell’ambito delle scuole regionali e la formazione specifica nell’istituto complementare più idoneo. 1.3 Stage Ai fini di una formazione che risponda alle esigenze del futuro è indispensabile offrire, oltre all’insegnamento pratico, anche la possibilità di effettuare un tirocinio in seno ad un’azienda agricola. E’ prevista quindi anche l’organizzazione di stage in altri paesi europei (ed extraeuropei). 1.4 Seminari specifici L’obiettivo è che gli istituti europei di formazione nel settore agricolo organizzino ogni anno seminari specifici a livello nazionale ed europeo. Gli allievi potranno iscriversi ai seminari prescelti, in modo da ampliare le conoscenze riguardo ad un determinato argomento e mettere in pratica la lingua straniera che hanno appreso. 1.5 Compatibilità E’ necessario mirare ad un riconoscimento reciproco sia degli stage che della partecipazione ai corsi (moduli, seminari specifici) che verranno attestati da un “Certificato Europeo”. 2. Contenuti e metodi 2.1 Sistema modulare I moduli di formazione rendono possibile una formazione specifica ed efficace e facilitano la creazione di reti scolastiche e la mobilità a livello europeo. 2.2 Innovazione nella formazione Le nuove forme di insegnamento (ad es. programmi di apprendimento interattivi, teleinsegnamento, insegnamento “centrato sul discente”, ecc.) rivoluzioneranno i metodi di trasmissione dei contenuti didattici. Il ruolo dell’insegnante non sarà più quello di trasmettere i contenuti, ma quello di guida dell’apprendimento. 2.3 Tecnologie dell’informazione L’uso delle tecnologie dell’informazione con tutte le opportunità che esse comportano va intensificato. Una formazione di questo tipo può portare al telelavoro nelle aree rurali, quindi collegare gli abitanti di zone periferiche con il centro. 3. Amministrazione 3.1 Autonomia L’autonomia scolastica di ogni singolo Paese deve essere applicata per definire le linee guida regionali necessarie, per concretizzare idee e per utilizzare meglio le risorse esistenti. 3.2 Organizzazione interna degli istituti di formazione Esiste per ogni istituto di formazione una serie di presupposti per la realizzazione degli obiettivi della Carta della formazione europea nel settore agricolo. Ogni Paese ha, inoltre, il compito di verificare e stabilire quali siano le condizioni da creare a livello giuridico e finanziario.

Di cinzia